Produrre idrogeno come sappiamo a tutt'oggi è troppo costoso in termini energetici. Nella produzione industriale infatti circa il 97% dell'idrogeno prodotto è ottenuto dai combustibili fossili, mentre soltanto un 3% si ottiene tramite l'elettrolisi dell'acqua, aumentando così le emissioni di CO2.
Ma secondo Thomas Woods, un ricercatore della Texas A&M University, l’Escherichia coli può essere una ottima fonte per produrre idrogeno. L'E. coli è un batterio che vive in ambienti anaerobici e quando "respira" emette idrogeno in forma gassosa. Woods inoltre ha modificato l'E. coli geneticamente in modo da fargli produrre fino a 140 volte più idrogeno. Per questo processo i batteri avrebbero bisogno solamente di zuccheri. Questo mette in evidenza il basso costo dell'operazione e, aggiunto alla facilità di iniziare un coltura in un qualsiasi luogo, permette di abbattere i costi di trasporto in maniera considerevole. L'idea è quella di mettere i batteri sotto acqua e in qualche modo catturare le bollicine di idrogeno che vengono a galla.
Speriamo che questo nuovo fronte di produzione allontani gli investimenti dalla produzione di biocarburanti che per ora ha solamente contribuito a far aumentare i prezzi dei cereali e dei prodotti derivati.
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